Fiabe
della
buona notte per manager e amministratori delegati
BIANCANEVE
E I SETTE NANI
C'era una volta
in un paese che non aveva firmato alcun patto di stabilità una
malvagia
industriale di nome Grimilde. Grimilde deteneva, di fatto, il monopolio
della cosmesi e si vantava davanti allo specchio magico di tale suo
predominio.
Ma
quale fu
la sorpresa quando un giorno, interrogando the magic mirror (è
sempre
lo specchio magico ma, in inglese, l'economia fa più fine), lo
stesso
rispose: "Ahimè, o Grimilde, nel paese c'è chi è
più
brava assai di te. Biancaneve è il suo nome, guadagna tanti
soldoni
perché si è laureata alla Bocconi".
Infuriata,
l'industriale telefonò al suo ufficio di selezione del personale
con l'ordine di trovare questa Biancaneve e di offrirle un contratto
capestro.
L'head hunter (cioè il cacciatore di teste) andò,
trovò
Biancaneve ma si impietosì e non le chiese di firmare la solita
(e pallosa) liberatoria ai sensi della Legge 675/1996.
Biancaneve,
sconvolta, si ritirò nella zona industriale, comprensorio 6,
finché
non giunse ad un capannone misterioso. Era l'ufficio dei sette nani: i
nani avevano fatto fuori gli gnomi con un rastrellamento azionario e
detenevano
buona parte delle attività estrattive del paese.
Di
lontano,
si sentiva il loro canto al ritorno dal lavoro: "Ehi oh, Ehi oh, in
Svizzera
si va...".
Entrati
nell'ufficio,
furono molto stupiti: tutto era in ordine, al posto del 286, c'era un
bel
Pentium 600 e uno stereo diffondeva musica nell'aria.
Biancaneve
si fece avanti, spiegò il tutto (presentando un curriculum) e fu
assunta nel tripudio generale come nuova direttrice.
Nel
corso
del quotidiano briefing con lo specchio, Grimilde apprese la cosa e
meditò
una crudele vendetta. Diffuse ai giornali la notizia che Biancaneve
usava
ancora l'amianto nella produzione: fu il tracollo, scandalo, tragedia,
cerbiatti in cassa integrazione.
Per
il dolore,
Biancaneve consumò un'intera scatola di Tavor e cadde come morta.
I
nani erano
disperati quando ad un tratto arrivò, sul suo cavallo bianco, un
aiuto di Stato, la bacio' e tutti vissero felici e contenti.
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